bitcoin soros

Rischio Calcolato Il Blog di Economia, Politica e Finanza più letto in Italia Ops, gli amici di Soros scoprono la corruzione in Russia e scendono in piazza.E la stampa gode Di , il 27 marzo 2017 Tu guarda a volte le combinazioni: la Russia comincia a dare troppo fastidio a livello geopolitico e, come d’incanto, le piazze di quel Paese scoprono la corruzione e decidono che è ora di protestare.Detto fatto, da oggi la propaganda russofoba avrà un argomento in più da opporre a Vladimir Putin e da porre a conforto delle sanzioni occidentali.Viene da chiedersi se la corruzione in Russia sia spuntata come un fungo nottetempo o se ci sia un timing ben preciso dietro all’iniziativa di Alexei Navalny, blogger e oppositore del governo che ha già annunciato l’intenzione di correre alle presidenziali del 2018.Il quale, da buon capopopolo, ha deciso di porsi in prima fila nelle contestazioni in corso in diverse città russe e, dopo abbondanti provocazioni, ieri è riuscito nell’intento di farsi fermare dalla polizia, la quale lo ha caricato su un furgone nel corso di una protesta a Mosca.
“La Repubblica”, nella sua copertura dei fatto, ha sentito il bisogno di sottolineare come la folla abbia assaltato il pulmino, urlando “fascisti, liberatelo”.Manca l’occhio della madre della Corazzata Potemkin e siamo al completo, in quanto a melodramma.Ma non basta, perché tafferugli sarebbero stati segnalati anche a San Pietroburgo.Stando agli stessi siti dell’opposizione, il corteo a Novosibirsk in Siberia ha visto la partecipazione di circa 2mila persone, mentre i manifestanti erano circa 1.500 in altre due città della regione, Krasnoyarsk e Omsk.A Mosca, invece, sarebbero stati i severi controlli di polizia a scoraggiare i possibili manifestanti: un po’ come accaduto sabato a Roma per le manifestazioni anti-UE, questo senza che qualche rompicoglioni dei diritti civili appellasse Marco Minniti come fascista.Di più, stando al sito di Navalny, le proteste erano programmate in 99 città ma in 72 le autorità locali hanno negato il permesso, perché in violazione della legge sulle manifestazioni pubbliche.
Anche a Roma sono stati fermati pullman e rispedita via la gente, evitando che arrivasse in piazza: si chiama controllo preventivo.Se lo fa il PD è benedetto e Minniti è sexy quanto il commissario Montalbano, in Russia è fascismo.Il problema è che quanto accaduto ci dice che, persa ogni altra battaglia, ora si stia puntando sul bersaglio grosso: ovvero, tentare la spallata di indebolimento a Vladimir Putin utilizzando le piazze, anche perché il calendario ci dice che la stagione è ormai ideale per una bella primavera russa.bitcoin blockchain too bigE conoscendo la natura del governo russo, è chiaro che la trappola appare lapalissiana: attendere la repressione, la quale ci sarà se si dovesse degenerare e poi vendere al mondo, h24 e a reti unificate, la nuova Tienanmen.bitcoin regulation asiaPer ora, abbiamo il nuovo Ian Palach, ovvero Alexei Navalny.ukraine bitcoin exchange
E chi è costui, un giovane militante per i diritti civili tutto ideali e democrazia?Partiamo dal presente, per poi andare un po’ indietro nel tempo.La giornata di manifestazioni era stata convocata da Navalny sotto lo slogan “Dimon (diminutivo di Dmitri, ndr), la pagherai”, chiaro riferimento a Dmitry Medvedev, il premier russo, il quale a detta di Navalny è tra gli uomini più corrotti della nomenklatura.ebay bitcoin hardwareIl leader oppositore, che è presidente della “Fondazione di Lotta contro la Corruzione”, ha documentato la sua denuncia all’inizio del mese, in un video pubblicato su YouTube, frutto di un’inchiesta andata avanti per mesi.bitcoin mining meaningNel video, che è già stato visto più di 10 milioni di volte e dura 59 minuti, si sostiene che il premier ha accumulato un impero, tanto dentro quanto fuori il Paese, mediante finte associazioni benefiche affidate a famigliari o persone di sua assoluta fiducia.ethereum full node
“Basandoci sulla documentazione pubblicata, affermiamo che le fondazioni di Medvedev sono stati trasferito almeno 70 miliardi di rubli (circa 1,2 miliardi di dollari) in denaro e proprietà”, ha sostenuto Navalny.Il quale è stato talmente vittima dell’inflessibile apparato repressivo russo da aver potuto twittare liberamente quanto segue, mentre si trovava in stato di fermo: “Grazie per il vostro sostegno, io sto bene, sono stato portato alla stazione della polizia e sto discutendo con gli agenti del mio film su Medvedev.mining pool bitcoin indonesiaMa oggi l’ordine del giorno è la protesta contro la corruzione, non il mio fermo.ethereum mining contractContinuate a manifestare in modo pacifico e godetevi al bella giornata di sole”.bitcoin armory android
Dopo tre ore, è stato rilasciato.Sono certo che diventerà l’idolo di Corrado Formigli, sicuramente rappresenta già la notizia di apertura di oggi dei tre principali quotidiani del nostro Paese, tutti con titoli degni delle peggiori purghe staliniane.Il Dipartimento di Stato, sentitamente, ringrazia.Non prima di aver “fermamente” condannato gli arresti.Chi è in realtà Alexei Navalny?Quarantuno anni a giugno, Navalny è cresciuto in una famiglia di tradizione militare e ha intrapreso gli studi in legge.Nel 2006 ha cominciato a essere finanziato dal National Endowment for Democracy statunitense, l’ufficio del Dipartimento in Stato (di fatto una dependance della CIA) specializzato in destabilizzazioni estere e cambi di regime, per un progetto di dibattito giovanile denominato DA!, lanciato insieme a Maria Gaidar, figlia di quello Yegor Gaidar che impose la teoria shock della deregulation sui prezzi quando era premier nel 1992.Non si sa se per il lascito del classico zio d’America o per talento nel trading, Novolny riuscì a ottenere contestualmente una somma di denaro tale da vederlo rastrellare il minimo necessario di azioni di tutte le principali aziende russe quotate, tanto fa trasformarlo in socio di minoranza: quel “tesoretto” fu la sua garanzia e il suo salvadanaio per la campagna anti-corruzione.
Nel 2010, il nostro eroe fu uno dei 20 fortunati ad essere accettato dal prestigioso Yale World Fellows Program su migliaia di candidati.E a chi rispondono, di fatto, gli Yale Fellows?Al veterano del Foreign Office britannico Lord Malloch-Brown e ad alcuni alti rappresentanti delle Open Society Foundations di George Soros.Ma non basta, il prestigioso programma è finanziato dalla Starr Foundation di Maurice “Hank” Greenberg, ex presidente e amministratore delegato del gigante assicurativo statunitense AIG, azienda che deve parecchio alla politica USA, avendo goduto di sussidi a pioggia sia con Bush che con Obama.Inoltre, Greenberg e la Starr hanno un lungo curriculum come facilitatori di regime change in giro per il mondo, a partire dal rovesciamento del presidente filippino, Ferdinand Marcos.Guarda caso, fu proprio da New Haven, sede del dottorato, che Navalny fece partire la sua campagna anti-corruzione contro la Transneft, l’azienda di Stato di gestione delle pipeline petrolifere, specificatamente in relazione a movimentazioni di denaro attorno al progetto East-Siberia Pacific Ocean (ESPO), casualmente all’epoca operativo da solo un anno e destinato alla fornitura di petrolio russo alla Cina.
Inoltre, Navalny è uno degli operativi di Gene Sharp, il luminare della programma neurolinguistica, le cui tecniche sono state utilizzate durante la “rivoluzione arancione” in Ucraina: Sharp, veterano di studi avanzati a Oxford e con 30 anni di lavoro al Center for International Affairs di Harvard, è tra l’altro autore di “The politics of Noviolent Action: Power and Struggle”, nel quale viene sottolineata l’importanza dell’utilizzo simbolico di colori, slogan brevi e incisivi e altri suggerimenti per sobillazioni di vario genere.Per finire, mentre si trovava a Yale, Navalny fu informatore e consulente per uno studio di due anni condotto dal Berkman Center for Internet and Society di Harvard, una delle istituzioni partecipanti alla OpenNet Initiative, lanciato in contemporanea nel Regno Unito dalla Cambridge University.E a cosa lavorò?Uno studio di profilazione dal titolo “Mapping the Russian Blogosphere”, nel quale dettagliava in differenti sezioni il mondo della Rete russo con particolare attenzione al potenziale impatto sociale delle varie tematiche trattate.
Insomma, diciamo che lo spontaneismo è un’altra cosa.Inoltre, unite a quanto sta accadendo in piazza il fatto che la notte del 24 marzo, sei militari russi sono stati uccisi e alcuni altri feriti durante un attacco di miliziani in una base della Guardia Nazionale russa a Naurskaya, in Cecenia, a 70 chilometri da Grozny.Il comunicato ufficiale parlava genericamente di “miliziani armati” che hanno sfruttato il buio per provare ad entrare nella base russa ma la presenza del Califfato nei territori della ex URSS è nota e il pensiero corre immediatamente a un possibile atto dimostrativo dell’Isis nel Caucaso, al fine di operare reclutamento, soprattutto dopo il conflitto a fuoco durato un intero giorno lo scorso dicembre, quando la polizia cecena riuscì a uccidere sette miliziani che si erano asserragliati in un palazzo della capitale.Vladimir Putin, il quale era a colloquio con Marine Le Pen, ha definito l’accaduto “un incidente grave”.Infine, stranamente le piazze hanno cominciato a ribollire anche in Bielorussia, proprio a pochi giorni dopo il colloquio di disgelo tra Vladimir Putin e il presidente, Alexandr Lukashenko.
Anche in questo caso, di colpo, manifestanti e attivisti hanno scoperto nottetempo che il potere nel loro Paese ha carattere vagamente autoritario e hanno deciso di alzare i toni: non si sa in base a quali informazioni lo abbia dichiarato ma Lukashenko ha reso noto che molti dei manifestanti arrestati hanno ricevuto un addestramento in Polonia, Ucraina e Lituania.Di certo, ci sono le rimostranze ufficiali dell’ambasciata Usa a Minsk, la quale ha chiesto l’immediato rilasciato dei fermati e di è detta “preoccupata” per il fatto che vengano vietate dimostrazioni pacifiche.Ma c’è anche dell’altro: solo pochi giorni fa si è scoperto che alcune agenzie governative e ong Usa hanno aumentato i loro stanziamenti per iniziative legate a diritti umani, media e sviluppo della società civile in Bielorussia.National Endowment for Democracy, USAID e lo stesso Dipartimento di Stato, il quale avrebbe finanziato corsi di formazione per giornalisti indipendenti.La cronaca parla di oltre 400 persone arrestate, mentre molte altre sarebbero state malmenate brutalmente dalla polizia, stando a quanto riportato dall’Associazione dei giornalisti bielorussa: “Se la sono presa con chiunque, indiscriminatamente, vecchi e giovani.