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PRIMOPIANO è la stessa piattaforma alla base del boom bitcoin COME FUNZIONA: GLI SCAMBI - DI OGNI TIPO - NON SONO GARANTITI DA UN ENTE TERZO MA SONO VALIDATI DAI “NODI”, OSSIA DAI SOGGETTI STESSI CHE PARTECIPANO, COME IN UN SOCIAL NETWORK.IL CASO BITNATION Milano I l nome bitcoin è ormai entrato nel vocabolario comune.E non solo di coloro che più di altri si interessano di realtà virtuale.Meno conosciuta è la tecnologia sottostante che ha permesso lo sviluppo della criptomoneta, che risponde al nome di blockchain.In estrema sintesi, il bitcoin è la valuta digitale che può essere scambiata per effettuare transazioni finanziarie, tra tutti coloro i quali hanno deciso di aderire al sistema di questa moneta “alternativa”.Il concetto “rivoluzionario” alla base del bitcoin è il fatto che gli scambi non sono garantiti da un ente “terzo” ma dal sistema stesso: tutte le transazioni per essere valide devono essere garantite dai “nodi”, in sostanza da tutti coloro i quali aderiscono al sistema.

I quali mettono a disposizione la potenza di calcolo dei loro computer, mentre un algoritmo - in modo del tutto casuale sceglie il nodo (che in gergo tecnico si chiama miner) che di fatto assicura validità alla transazione stessa.In questo modo, ogni operazione risulta tracciabile, praticamente inattaccabile dall’esterno.Perché dopo essere stata validata, la transazione viene salvata in un registro pubblico diffuso e duplicato su tutti i nodi della rete.
dogecoin price twitterLa transazione risulta quindi «irrevocabile e non più ripudiabile».
ecb bitcoin reportChi permette tutto questo è il “paradigma” tecnologico che risponde al nome di Blockchain.
bitcoin kosten 2010Come spiegano gli esperti della società Reply «il modello si basa sulla combinazione tra firma digitale e marca temporale: il primo garantisce che il mittente e il destinatario di ogni transazione siano identificati in modo certo, il secondo che siano validati dal nodo scelto casualmente grazie a un modello matematico, comunicato nel registro di tutti gli altri nodi e reso pertanto irreversibile ».

Un sistema che ha funzionato per il bitcoin e che può essere applicato a tutte le transazioni finanziarie.Ma i campi di applicazione della blockchain potrebbero essere molteplici.Una caso emblematico su tutti: il sistema di certificazione potrebbe risolvere l’annosa questione dei diritti legati a un’opera d’arte digitale, al momento facilmente riproducibile con un semplice copia-incolla.Per non parlare di quello che si potrebbe fare nel campo delle identità personali.Esiste già una piattaforma denominata Bitnation che offre in modo virtuale i servizi di una nazione, concedendo cittadinanza e garantendone la tenuta dei dati anagrafici.L’applicazione pratica è quella di offrire una cittadinanza a chi non ne ha una o la ha persa, come sta accadendo a migliaia di persone, tra profughi e rifugiati, in questo momento.Lo stesso può avvenire per le coppie di fatto, perché blockchain offre la possibilità di creare un registro dove poter depositare certificati di nascita, morte, accordi di convivenza.

Ma c’è il rischio che si tratti solo di una moda, di un gran dispendio di energie, competenze e risorse che non portino ad alcun risultato pratico?Ce chi ne è convinto, sostenendo persino che potrebbe essere pericoloso affidare la certificazione di diritti patrimoniali a un algoritmo piuttosto che a un pubblico ufficiale.Mentre i notai si difendono sostenendo con una certificazione elettronica sicura e affidabile esiste già, sotto forma di registri immobiliari e registri delle imprese.Per la maggior parte degli esperti siamo di fronte a una tecnologia che per certi versi ha mosso solo i primo passi e che avrà bisogno ancora di 4-5 anni per raggiungere una massa critica tale da ottenere risultati concreti.Ma che si sta espandendo più rapidamente del previsto, grazie agli investimenti arrivati in primis dai colossi finanziari che ne hanno intuito le potenzialità economiche.Forse non bisognerà aspettare tutto questo tempo.A lato, il logo di Bit Nation Governance, esempio di utilizzo della tecnologia Blockchain nelle iniziative umanitarie.

In questo caso si tratta di aiuti ai rifugiati politici (14 marzo 2016) © Riproduzione riservata strumenti ilmiolibro ebook La mia stella dal Giappone di Virginia Cammarata La rivoluzione del libro che ti stampi da solo.Crea il tuo libro e il tuo ebook, vendi e guadagna Guide alla scrittura Concorsi letterari e iniziative per autori e lettori ilmiolibro Scrivere un best-seller di Gianni Lorenzi John di Elena Pisi FiniRai di Roberto Faenza Scarica e leggi gli ebook gratis e crea il tuo.Pioggia era attesa e pioggia è stata nella terza sessione di prove libere della MotoGP sul circuito di Assen, in Olanda, ottavo appuntamento del Motomondiale.A brillare con queste condizioni di pista umida, condizioni che non dovrebbero però ripetersi in occasione della gara della domenica, è MotoGP, Rossi 2° nelle terze libere sul bagnato Pioggia era attesa e pioggia è stata nella terza sessione di prove libere della MotoGP sul circuito di Assen, in Olanda, ottavo appuntamento del Motomondiale.

A brillare con queste condizioni di pista umida, condizioni che non dovrebbero però ripetersi in occasione della gara della domenica, è Il retail punta su brand e innovazione Inter, derby di mercato per Kalinic con il Milan Tra Inter e Milan è sempre aria derby: anche sul mercato.Una macchina virtuale che produce contratti intelligenti e che non si può fermare se tutti i contraenti non sono d’accordo.Questo l’obiettivo di Ethereum una piattaforma decentralizzata del web 3.0 per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di smart contracts (di cui avevamo parlato anche qui).Il progetto fa parte di un gruppo di piattaforme Bitcoin di nuova generazione la cui intenzione è quella di sfruttare il concetto di blockchain per qualcosa che vada oltre il denato, (un tema importante quello dello sviluppo alternativo, specialmente dopo l‘arresto del fondatore di MtGox).La community di appassionati che sostiene Ethereum è nata nel 2013 ma si è rapidamente allargata fino a comprendere 111 gruppi in 83 città di oltre 34 paesi.

I gruppi di appassionati si organizzano tramite la piattaforma MeetUp e quello italiano, con base a Roma, è stato fondato un anno fa, ne fanno parte circa 100 membri.Ad occuparsene c’è un giovane avvocato romano, appassionato di Bitcoin e di contrattualistica smart, Leonardo Maria Pedretti.Insieme a lui, in un’associazione, ci sono poi il fratello avvocato Jacopo Pedretti, e un amico sistemista-programmatore, Giulio Grassi.Intervistato da SmartMoney, Leonardo ha raccontato di essersi avvicinato al progetto di Ethereum poco più di un anno fa, “mi occupo di Bitcoin da tre anni, ma lo scorso anno, verso aprile, ho cominciato a interessarmi a questo progetto per curiosità, fino ad entrare in contatto con il team che l’ha fondato”.A livello internazionale, quest’anno sono state sviluppate e testate tutte le piattaforme e i linguaggi di programmazione, ecco perché proprio qualche giorno fa il progetto è stato lanciato online a tutti gli effetti.“Il programma non viene eseguito su siti internet o su server, ma in maniera peer to peer da tutti i nodi della rete”, spiega Leonardo, aggiungendo che blockchain è proprietaria di Etherium .

L’idea è quella di puntare sulle applicazioni e sui sistemi di governo decentralizzati “che sono delle entità autonome” ha sottolineato Leonardo, aggiungendo che per ora da parte sua non c’è ancora un riscontro economico, ma che potrebbe arrivare da eventuali consulenze richieste sul tema.Tra queste nuove applicazioni, c’è l’utilizzo di risorse digitali sulla blockchain per rappresentare valute personalizzate e strumenti finanziari (quelle che loro chiamano “monete colorate“), la proprietà di un dispositivo fisico sottostante (“proprietà intelligente”), assets non fungibili, quali nomi di dominio (“Namecoin”) così come le più avanzate applicazioni tipo un exchange decentrallizzato, derivati finanziari, il gioco d’azzardo peer-to-peer e il sistema di identità e di reputazione sulla blockchain.Non ci sono quindi solo i “contratti intelligenti” – sistemi che trasferiscono automaticamente assets digitali, in accordo con regole pre-impostate.Quello che Ethereum intende garantire “è una blockchain con una linguaggio di programmazione di Turing, completo e costruito al suo interno, che può essere usato per creare contratti e per codificare le funzioni arbitrarie di transizione, permettendo agli utenti di creare uno dei sistemi sopra descritti, così come molti altri che ancora non abbiamo immaginato, semplicemente scrivendo la logica in poche righe di codice”, si legge nel libro bianco del progetto.